In una zona residenziale del comune di Rosà, sorge Casa Maroso, la quale riprende planimetricamente la forma trapezoidale del lotto ( circondato su tre lati da altre abitazioni, e avente come lato libero quello a nord affacciato sulla roggia Balbi).
Il tema progettuale si incentra sulla necessità di dilatare gli spazi domestici ponendo particolare attenzione agli aspetti della privacy , dell’irraggiamento solare e della qualità luminosa ad esso legata.
L’edificio si sviluppa attorno ad una corte esterna delimitata da un portale, il quale oltre ad una funzione di completamento della facciata, diviene una sorta di quinta che media il rapporto interno-esterno.
Lo spazio interno è caratterizzato da un cono ottico formato dai due assi dell’edificio e marcato dal lucernario in copertura, sul quale si affacciano i vari ambienti domestici. Orientato a nord, questo vuoto diventa la spina portante dell’intera abitazione, una qualità luminosa in continuo cambiamento.
L’ingresso, a nord, è caratterizzato da uno spazio a tutta altezza e illuminazione zenitale.Il piano interrato è destinato ai locali di servizio. La zona giorno occupa il piano terra e si affaccia a sud sulla corte esterna, in un contiguo gioco di rimandi e di riflessi.
Al primo piano vi si accede da una scala illuminata da luce diafana ottenuta mediante un sistema di fori quadrangolari posti a soffitto.