Casa DI POVE

L’esigenza della committenza, formata da una giovane coppia con 4 bambini, è di ricavare uno spazio in funzione dei figli per ottenere almeno due camere da letto, uno studio e una sala giochi, oltre agli ambienti di servizio.

Partendo da tali premesse, in un’ottica di rivalorizzazione e riappropriazione dello spazio esterno che relazioni il lotto con la presenza importante del monte alle sue spalle, l’idea di progetto si sviluppa da un’azione di sottrazione di volume. Attraverso la realizzazione di un vuoto che sia fulcro generante gli spazi costruiti, punto di fuga e di riferimento visivo di ogni ambiente e che diventa spazio avvolgente a livello del piano terra.

Il cortile, assume una forma ovoidale dettata principalmente dall’esigenza di garantire un alto grado di illuminazione naturale degli affacci che ne hanno affaccio; lo stesso è stato caratterizzato con una trama di dischi in graniglia di diverse dimensioni nei quali sono stati integrati i punti luce notturni e le griglie di raccolta delle acque meteoriche.

In questo spazio trova posto l’unico oggetto dell’intera composizione: la scala di collegamento al giardino superiore. A pianta trapezoidale, rastremata alla partenza, la scala entra in un gioco prospettico di avvicinamento o allontanamento dei due livelli a seconda del verso di percorrenza.

La definizione degli ambienti interni e degli impianti è stata pensata in modo da garantire una grande flessibilità distributiva con il fine futuro di poter trasformarsi in una unità indipendente.

Il nuovo edificio contempla infatti la possibilità di essere facilmente trasformato per soddisfare diverse disposizioni, intervenendo solo sulla traslazione delle pareti divisorie, eseguite in cartongesso a pavimento ultimato.

La parte di edificio ampliata si caratterizza da una struttura portante in esili profili metallici che rendono leggeri e fruibili gli spazi interni e permettono la creazione della cortina vetrata in continuità in modo da portare la maggior quantità di luce possibile all’interno degli ambienti interrati.

Attualmente la distribuzione interna prevede due camere da letto e una sala giochi affacciate direttamente sul cortile, mentre nella parte interna trovano posto un piccolo studiolo, il locale guardaroba ed il bagno.

In questi ambienti l’illuminazione naturale è ottenuta attraverso dei lucernari a soffitto, che risultano esternamente complanari al manto erboso del giardino superiore, unica eccezione per il locale studio caratterizzato da un ampio lucernario conico. L’uso di lucernari oltre a risolvere questioni di carattere puramente spaziali, permette di ridurre l’uso dell’illuminazione artificiale nelle ore diurne ed essere sfruttata come segna-percorso esterno nel giardino superiore in quelle notturne.

Il parcheggio delle auto è stato risolto con l’inserimento di una struttura metallica in continuità materica e cromatica con la cortina della corte interna; con l’obiettivo di accompagnare proprietari e visitatori al fulcro dell’ampliamento e invitandoli a raggiungere il piano del giardino superiore in cui ci si relaziona in modo diretto con la bellezza del rilievo coltivato ad ulivi, coltura specifica della zona e la vista prospettica sulla valle.

Particolare attenzione è stata posta riguardo i temi di risparmio energetico, alla gestione delle acque meteoriche e della protezione da eventuali infiltrazioni.

Per la parte concernete l’isolamento termico, oltre alla cura dedicata all’isolamento delle strutture, sono stati sfruttati i vantaggi della tipologia ipogea che permette una considerevole mitigazione delle variazioni di temperatura tra i mesi estivi e quelli invernali. A questo proposito un sistema di ventilazione naturale permette di ottenere ottime performance specialmente nei mesi estivi, evitando l’installazione di impianti di raffrescamento. Le possibili infiltrazioni di gas radon sono state